Il mese di maggio sta finalmente sbocciando, con quel
tepore che mi mette addosso una strana euforia, come se qualcosa di
meraviglioso stesse per accadere. Un po’
come quando ti “attraversa” un’idea creativa e smani dalla voglia di vedere se si
può trasformare davvero in qualcosa di bello. E anche quando l’idea sfuma ,
l’energia che smuove è fantastica.
Quindi, oggi più che mai, vale la pena di continuare a smuovere questa
creatività.
Questa settimana le mie 5 domande ti aiuteranno a
conoscere meglio Rita Bellati.
Per farlo, entriamo virtualmente nel suo piccolo cottage fiorito. Un luogo che sarebbe già di suo pieno della creatività fantastica che dona la natura. Lo arricchisce poi, di giorno in giorno, la vitalità e la creatività innata dei suoi tre bambini. Ma – indubbiamente -
Rita ci mette del suo e e lavora con professionalità e passione dedicandosi soprattutto a valorizzare e raccontare l’unicità delle persone.
Che
sia attraverso una collana come la Myselfie® (anche io ne possiedo una), oppure attraverso la sua attività di docente alla
Colibry Academy, o ancora attraverso dei taccuini che profumano di buono e che
raccontano la voglia di ciascuna di noi di riappropriarsi di uno spazio tutto
nostro. Tutto quello che esce dal Cottage è unico. Come lei.
Già, perchè è proprio il suo essere unica, il non scimmiottare
nessuno, ed essere sempre sincera e autentica con chi al segue – a mio parere –
il segreto del successo di Rita.
A questo punto conosciamola meglio:
A questo punto conosciamola meglio:
Cosa è per te la creatività?
La creatività per me é uno stile di vita, é il modo
con cui guardo e affronto tutti gli aspetti della mia quotidianità. Non c’é
ambito che non ne venga contagiato e non c’é modo di metterla a tacere. Credo
dipenda dal fatto che quando si iniziano ad affrontare le cose guardandole in
modo creativo si inneschi un circolo virtuoso, ogni cosa trova il suo posto.
Come pensi di applicare questa tua idea di creatività
nella tua vita di tutti i giorni?
Il mio autore preferito (Chesterton) ha scritto questo
sulla creatività e io mi ci vedo tantissimo: “Tutta la differenza fra
costruzione e creazione è esattamente questa: una cosa costruita si può amare
solo dopo che è stata costruita; ma una cosa creata si ama prima che esista”.
il processo creativo ha a che fare con l’amore per le cose e con la ricerca del
loro senso più profondo, una creazione é amata già prima di prendere forma.
Attraverso la creatività ritrovo me stessa e amo di più quello che ho davanti
perché lo guardo con più attenzione.
Come stimoli la tua creatività?
Lavorando tanto sui miei prodotti e sulla mia
attività, guardando cercando di amplificare tutti i sensi, cercando stimoli
dalla realtà o attraverso qualche lettura (“Come diventare esploratore del
mondo” di Keri Smith é ormai il mio eserciziari), osservando i miei figli e
prendendo sul serio le loro richieste creative più strane
Ti capita mai non riuscire a gestire un “eccesso” di
creatività o, viceversa, di avere un blocco creativo? E se si come ne esci…?
Il primo spessissimo, il secondo solo nella scrittura.
Gestire l’eccesso di creatività per me é difficilissimo ma mi sto educando
cercando di pianificare le mie giornate lavorative e soprattutto la mia
attività nel breve/lungo periodo. Mi sono resa conto che quanto più guardo in
faccia la mia cliente e quello che desidera tanto più é facile ricentrarmi
rispetto a quello che devo fare senza correre dietro ad ogni cosa che mi passa
per la testa (che però segno sempre in un quadernino perché non si sa mai). Il
blocco creavo mi viene a volte quando devo scrivere perché il pensiero viaggia
molto veloce e le connessioni che si creano spesso sono difficili da mettere in
ordine e soprattutto su “carta”. Anche in questo caso ne esco dandomi delle
tematiche da affrontare e appuntandomi spesso i pensieri che nascono e
viaggiano nella mia testa.
Come mai hai deciso di metterti al servizio della
creatività degli altri, con la Colibri Academy? Cosa ti sta restituendo questa
tua esperienza al servizio della creatività delle altre crafter?
Purtroppo la realtà creativa Italiana é difficilissima
e il suo valore é stato sminuito da un modo di trattare l’abilità manuale come
una cosa da quattro soldi, non si contano più i mercatini dove si vendono
prodotti fatti a mano con ore e ore di lavoro a prezzi bassissimi, inoltre c’é
stato come un buco nella trasmissione della tradizione manuale che fa
percepire chi lavora con le proprie mani come una persona che “fa i lavoretti”.
Ecco partendo dalla nostra esperienza personale in cui ci siamo rese conto che
la manualità poteva fare la differenza per noi e per chi cercava prodotti di
valore, abbiamo capito che era necessario educare le creative ad un nuovo
approccio più professionale perché tutto l’ambito ne potesse giovare. Mi
sta restituendo tantissima consapevolezza, moltissima conoscenza (perché per
insegnare bisogna studiare), collaborazioni e legami bellissimi, stimoli
continui e la gioia nel vedere che é possibile non farsi la guerra tra creative
ma aiutarsi l’un l’altra per amore di un settore che potrebbe davvero
restituire tanto alla vita dei singoli, ma anche del paese
Suggerisci tu a me una creativa che ami molto e che
dovrei assolutamente andare a scoprire.
Una sola???? Difficilissimo dai concedimene 5:
Zam handmade (Italiana!!!)
Rita la puoi conoscere meglio attraverso il suo blog, il Myselfie Cottage, la sua pagina facebook.
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