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Oggi mettiamo le mani in pasta.



L’ultimo martedì del mio maggio creativo ci fa varcare i confini nazionali. Care amiche di blog, ho deciso di concludere il mese scegliendo una delle tante artiste straniere che amo e che seguo. 

Lei l’ho scoperta quando mi ero messa in testa di modellare le paste polimeriche. In realtà ho scoperto ben presto che non è il mio mondo, che posso creare anche cose carine seguendo i tutorial ma che difficilmente dalle mie mani uscirà qualcosa di nuovo e bello al tempo stesso.
Ora mi limito a impastare quando mi serve una perla di una tonalità o di una forma che non ho e che non trovo in commercio. Ma per il resto lascio fare a chi ha l’arte tra le mani.

E lei, Carole Aubourg (ma per tutti Cacofim) l’arte tra le mani ce l’ha di sicuro.


Superando la barriera linguistica ho posto anche a lei le mie 5 fatidiche domande. E lei carinamente ha risposto così.



Cosa è per te la creatività?
E’ innanzitutto una necessità e una scappatoia. Forse è un modo per scrivere diversamente la propria vita.

In che modo ti senti creativa nella vita di tutti i giorni?
Ogni volta che vedo un piccolo cosa  che mi piace, lo metto in un angolino della mia testa, collezioni oggetti, carte, tutto.



In che modo stimoli la tua creatività?
Inondandomi di immagini, creazioni, incontri


Ti capita mai un blocco creativo?
Si, certo. M alla fine torna tutto e, senza sapere i perché, come se le mie mani mi guidassero là dove neanche io immaginavo di poter andare.

Infine, mi suggeririsci tu una creativa che dovrei assolutamente scoprire?
Una dei miei ultimi incontri è Joe Patouille, una persona ricca e vera.

Poche parole e molti fatti. Per conoscere l'arte di Cacofim, dovete ammirare quello che crea Cacofim. Quindi: questo è il suo blog 

Ah...Carole, ha  scritto anche un libro “Perles à créer en pâte polymère”.

Quando una cosa creata si ama ancor prima che esista



Il mese di maggio sta finalmente sbocciando, con quel tepore che mi mette addosso una strana euforia, come se qualcosa di meraviglioso stesse per accadere.  Un po’ come quando ti “attraversa” un’idea creativa e smani dalla voglia di vedere se si può trasformare davvero in qualcosa di bello. E anche quando l’idea sfuma , l’energia che smuove è fantastica.
Quindi, oggi più che mai, vale la pena di continuare a smuovere questa creatività.
Questa settimana le mie 5 domande ti aiuteranno a conoscere meglio Rita Bellati. 


Per farlo, entriamo virtualmente nel suo piccolo cottage fiorito. Un luogo che sarebbe già di suo pieno della creatività fantastica che dona la natura. Lo arricchisce poi, di giorno in giorno, la vitalità e la creatività innata dei suoi tre bambini. Ma – indubbiamente - Rita ci mette del suo e e lavora con professionalità e passione dedicandosi soprattutto a valorizzare e raccontare l’unicità delle persone.


Che sia attraverso una collana come la Myselfie® (anche io ne possiedo una), oppure attraverso la sua attività di docente alla Colibry Academy, o ancora attraverso dei taccuini che profumano di buono e che raccontano la voglia di ciascuna di noi di riappropriarsi di uno spazio tutto nostro. Tutto quello che esce dal Cottage è unico. Come lei.




Già, perchè è proprio il suo essere unica, il non scimmiottare nessuno, ed essere sempre sincera e autentica con chi al segue – a mio parere – il segreto del successo di Rita. 
A questo punto conosciamola meglio:

Cosa è per te la creatività?
La creatività per me é uno stile di vita, é il modo con cui guardo e affronto tutti gli aspetti della mia quotidianità. Non c’é ambito che non ne venga contagiato e non c’é modo di metterla a tacere. Credo dipenda dal fatto che quando si iniziano ad affrontare le cose guardandole in modo creativo si inneschi un circolo virtuoso, ogni cosa trova il suo posto.

Come pensi di applicare questa tua idea di creatività nella tua vita di tutti i giorni?
Il mio autore preferito (Chesterton) ha scritto questo sulla creatività e io mi ci vedo tantissimo: “Tutta la differenza fra costruzione e creazione è esattamente questa: una cosa costruita si può amare solo dopo che è stata costruita; ma una cosa creata si ama prima che esista”. il processo creativo ha a che fare con l’amore per le cose e con la ricerca del loro senso più profondo, una creazione é amata già prima di prendere forma. Attraverso la creatività ritrovo me stessa e amo di più quello che ho davanti perché lo guardo con più attenzione.

Come stimoli la tua creatività?
Lavorando tanto sui miei prodotti e sulla mia attività, guardando cercando di amplificare tutti i sensi, cercando stimoli dalla realtà o attraverso qualche lettura (“Come diventare esploratore del mondo” di Keri Smith é ormai il mio eserciziari), osservando i miei figli e prendendo sul serio le loro richieste creative più strane

Ti capita mai non riuscire a gestire un “eccesso” di creatività o, viceversa, di avere un blocco creativo? E se si come ne esci…?
Il primo spessissimo, il secondo solo nella scrittura. Gestire l’eccesso di creatività per me é difficilissimo ma mi sto educando cercando di pianificare le mie giornate lavorative e soprattutto la mia attività nel breve/lungo periodo. Mi sono resa conto che quanto più guardo in faccia la mia cliente e quello che desidera tanto più é facile ricentrarmi rispetto a quello che devo fare senza correre dietro ad ogni cosa che mi passa per la testa (che però segno sempre in un quadernino perché non si sa mai). Il blocco creavo mi viene a volte quando devo scrivere perché il pensiero viaggia molto veloce e le connessioni che si creano spesso sono difficili da mettere in ordine e soprattutto su “carta”. Anche in questo caso ne esco dandomi delle tematiche da affrontare e appuntandomi spesso i pensieri che nascono e viaggiano nella mia testa.

Come mai hai deciso di metterti al servizio della creatività degli altri, con la Colibri Academy? Cosa ti sta restituendo questa tua esperienza al servizio della creatività delle altre crafter?
Purtroppo la realtà creativa Italiana é difficilissima e il suo valore é stato sminuito da un modo di trattare l’abilità manuale come una cosa da quattro soldi, non si contano più i mercatini dove si vendono prodotti fatti a mano con ore e ore di lavoro a prezzi bassissimi, inoltre c’é stato come un  buco nella trasmissione della tradizione manuale che fa percepire chi lavora con le proprie mani come una persona che “fa i lavoretti”. Ecco partendo dalla nostra esperienza personale in cui ci siamo rese conto che la manualità poteva fare la differenza per noi e per chi cercava prodotti di valore, abbiamo capito che era necessario educare le creative ad un  nuovo approccio più professionale  perché tutto l’ambito ne potesse giovare. Mi sta restituendo tantissima consapevolezza, moltissima conoscenza (perché per insegnare bisogna studiare), collaborazioni e legami bellissimi, stimoli continui e la gioia nel vedere che é possibile non farsi la guerra tra creative ma aiutarsi l’un l’altra per amore di un settore che potrebbe davvero restituire tanto alla vita dei singoli, ma anche del paese

Suggerisci tu a me una creativa che ami molto e che dovrei assolutamente andare a scoprire.
Una sola???? Difficilissimo dai concedimene 5:
Zam handmade (Italiana!!!)

Rita la puoi conoscere meglio attraverso il suo blog, il Myselfie Cottage, la sua pagina facebook.

Tappi di plastica come gemme preziose

“Mi chiamo Giorgia Ghezzi e da un po' di tempo sono giunta ad una conclusione: non riesco a fare a meno di creare riciclando.”

Direi che la coccola creativa di questa settimana non può che iniziare così. 
Dopo la mia compagna di corso Linguetta Re-Created, dopo due delle tre maestre (tenetevi forte perché la prossima settimana tocca a Rita), in questo nuovo uggioso martedì (che pizza!!!) voglio farvi conoscere una creativa che seguo da tempo. L'ho letta e osservata a lungo. Discretamente, come discreta è lei e il suo modo di presentarsi. Poi, un giorno, ho deciso di uscire fuori dall’anonimato e, con il pretesto di una trasmissione dedicata al riciclo delle bottiglie, le ho scritto e l’ho intervistata.
Oggi la voglio far conoscere a tutti quelli che tra di voi non hanno mai sentito parlare di Giorgia Ghezzi e del suo blog Linfa creativa . Anzi...lascio che sia lei a presentarvelo.


Qui potete trovare tante idee per decorare, colorare e personalizzare la casa praticamente a costo zero, ma anche tanti mini tutorial per creare gioielli di carta, pacchetti regalo molto speciali e tanto altro. Il tutto condito con chili e chili di fantasia e immaginazione.  Il mio principio fondamentale? Conservare viva la bambina che è in me, perché solo così potrò continuare a fare grandi sogni e a stupirmi per le piccole cose.


Non la amate già tantissimo??? Sono convinta di si.

Anche Giorgia si è sottoposta alle mie 5 domande sulla creatività (che in realtà vorrei poter porre e a tutte le creative del pianeta). Buona lettura.

Che cos'e per te la creatività?
Per me la creatività è un processo che mi permette di fare luce sulle mie passioni, donandomi benessere e arricchendo la mia vita.
Come pensi di applicare questa tua idea di creatività nella vita di tutti i giorni?
Proprio perché la creatività ha un potere benefico su di me, cerco ogni giorno di ritagliarmi una parentesi creativa; non importa quanto essa sia grande. A volte, per ragioni lavorative e familiari, il tempo che riesco a dedicare alla creatività si riduce a soli dieci minuti, ma la cosa fondamentale è che il progetto creativo che ho per le mani possa fare un piccolo passo in avanti verso la sua realizzazione.


Come alimenti la tua creatività?
Prima di tutto circondandomi dei materiali con cui amo creare. Stiamo parlando quindi, di materiali di riciclo e in particolari di bottiglie e tappi di plastica. Di quest'ultimi ne ho veramente tanti e di tutti i colori, compresi i verde acqua, (tra i miei preferiti). Ma sul mio piccolo tavolo stazionano anche sassi levigati dal mare, pigne, cannucce, colori acrilici e pennelli.
Mi piace anche guardarmi intorno, navigare in rete per vedere le altre creative cosa combinano; ma senza esagerare, non voglio correre il rischio di esserne influenzata.


Ti capita mai di non riuscire a gestire un eccesso di creatività o, viceversa, di avere un blocco creativo? E se si come ne esci?
Si mi capita. Spesso sul mio tavolo si accavallano più di due, tre progetti e questo mi fa correre il rischio di non portarne a termine nemmeno uno. Allora mi alzo e mi dedico a qualcos’altro, o esco a fare una passeggiata chiarificatrice.
Quando sono a corto d'idee, invece, presto attenzione. L'attenzione è uno strumento potentissimo. Osservo i miei materiali dimenticando di averli già visti un milione di volte; li giro tra le mani e quasi sempre sono loro a suggerirmi un'idea.



Suggerisci tu a me una creativa che ami molto e che dovrei andare assolutamente a scoprire.
Ce ne sono diverse, ma dovendone selezionare una, sceglierei Flor e le sue dolci creazioni Sweet bestiary.

Voi invece andate a scoprire tutto quello che Giorgia sa fare e insegnare. Qui trovate il suo blog. 
Questa è la sua pagina facebook.

Se pensi di non potercela fare, con lei scoprirai che puoi



Questa settimana eccezionalmente raddoppio e vi regalo le mie coccole anche in questo uggioso giovedì.
Il mio percorso all’insegna della creatività mi porta oggi a casa di Francesca Baldassarri. 
Se sei una crafter in crisi di identità e il suo nome ancora non ti dice nulla, ti prego, leggi questo post fino alla fine. Forse non è un caso che tu oggi sia capitata qui.

Ti racconto subito qualcosa di lei. Francesca ha un passato da grafica e front-end developer (uao!), studi di economia del turismo e un po’ di psicologia, una grande passione per la musica e i libri. Francesca è anche crafter di grande professionalità e talento: le sue boutonniere fiorite ornano le giacche di centinaia di uomini in tutto il mondo.  
Già sarebbe abbastanza, ma Francesca Baldassari è molto di più. Per una crafter che decide di buttarsi nella vendita on line Francesca è il punto di riferimento, la spalla su cui piangere, una fonte inesauribile di consigli e dritte che trovi , ad esempio, sul suo E-Book “Vendere Handmade”  . 

Oppure puoi decidere di passare con lei (e con le sue amiche Irene Renon e Pemberley Pond) un Anno di Meraviglia


O, come ho fatto io, puoi iscriverti alla  Colibrì Academy, dove Francesca,  Anna (che ti ho presentato qui) e Rita (della quale ti racconterò presto), cercano di trasmettere ciò che hanno imparato riguardo la vendita online ma soprattutto ti aiutano a rimetterti in discussione, non per affossarti ma per farti spiccare il volo. Si, perché spesso le nostre ali non funzionano solo perchè sono appesantite da zavorre inutili che ci siamo create noi stesse. Quindi il primo passo e “alleggerirci” e ripartire.
Detto ciò, potevo esimermi dal coinvolgere anche Francesca in questo percorso attraverso i mille modi di interpretare la parola creatività? Certo che no. Ecco cosa ha risposto la nostra coach alle mie domande.


 
Cosa è per te la creatività?
Domanda difficilissima, la cui risposta potrebbe variare di giorno in giorno, di umore in umore! Quindi rispondo con le parole di qualcun altro che sento vere sempre: "La creatività è qualcosa in più della capacità di risolvere problemi. E' la capacità di inventarsene di nuovi o di guardare a problemi vecchi con occhi diversi.

Come pensi di applicare questa tua idea di creatività nella tua vita di tutti i giorni?

Sicuramente mi creo problemi che non esistono! ;) Come molte creative (o forse solo come forse molte donne) a volte esagero con le paranoie ma poi me ne libero presto, perché sono davvero inutili; non saprei dirti come "applico la creatività" perché per me è un modo di essere più che un'azione cosciente.

Come stimoli la tua creatività?

 Ascolto tantissima musica, che è davvero sempre fonte di ispirazione, leggo tantissimo, mi concedo delle pause di dolce far niente, perché è proprio quando il mio cervello finalmente si svuota e rilassa che le idee hanno modo di fiorire.

Ti capita mai non riuscire a gestire un “eccesso” di creatività o, viceversa, di avere un blocco creativo? E se si come ne esci…?

Come molte creative, si, tendo ad avere troppe idee che il più delle volte non riesco a mettere in pratica. Ho diversi progetti in stand-by da mesi o anni, ma confido che semplicemente il loro momento non è ancora venuto. Per quanto riguarda i blocchi creativi, temo siano fisiologici, e quando arrivano li accetto e faccio altro, cerco di ricaricarmi e prima o poi passano.

Come mai hai deciso di metterti al servizio della creatività degli altri, con il tuo ebook, i corsi, il blog e la tua pagina fb?

E' stato un percorso più che una decisione; mi ci sono ritrovata e ho capito che era la mia strada. Ho iniziato vendendo su Etsy e frequentando il forum della community italiana sul sito; quando ho imparato abbastanza ho cominciato a condividere le mie conoscenze e pian piano sono diventata un punto di riferimento, mio malgrado. Quando ho visto che spendevo più tempo ad insegnare agli altri piuttosto che a curare il mio negozio, ho capito che forse dovevo rivedere la mia scelta lavorativa. Ma rimango una crafter, perché non ce la faccio a mettere da parte l'aspetto manuale della creatività!


E, per finire, suggerisci tu a me una creativa che ami molto e che dovrei assolutamente andare a scoprire.

Ti consiglio di correre a vedere le creazioni di RobertaParlapiano, ex colibrina che sta spiccando il volo. I suoi gioielli rock'n'roll sono davvero originali e sprizzano energia e stile. Secondo me lei è da tenere d'occhio! 

Voi tenete d'occhio Francesca. La trovate qui